Se la più tradizionale etichetta, infatti, impone il bianco quale simbolo di pura illibatezza, la sposa sceglie di abbandonare certi canoni considerati ormai obsoleti, per azzardare nuances insolite che, se ben dosate, non dispiaceranno nemmeno alle più conservatrici.
Proprio a queste ultime sembrano esser destinate le proposte di Vera Weng. La designer newyorkese di origini cinesi, infatti, gioca con i tessuti, proponendo pizzi e dettagli plissettati che contribuiscono a creare strategici chiaroscuri tra i quali si amalgamo con naturalezza cinture dalle tonalità pastello.
Decisamente più audace la proposta di Antonio Riva, che al bia
nco più sobrio accosta inserti in nero o sfumature viola che colorano l’intero abito, mentre Colet by Nciole Spose opta per ricami floreali inerpicati lungo gonne e corpetti.
Un trend fresco e decisamente primaverile, insomma, non necessariamente da considerarsi ad appannaggio esclusivo delle coppie più giovani, perché se da un lato sembra atteggiarsi ad emblema dei tempi che cambiano, dall’altro rappresenta sicuramente un modo nuovo ed innovativo per poter impregnare della propria personalità il giorno del sì.
