Considerato un antibiotico naturale, la propoli è un prodotto che ci donano le api e che protegge le gengive, il naso e la gola.
La propoli è una sostanza prodotta dalle api: una specie di resina che utilizzano per rivestire gli alveari e proteggerli dagli agenti esterni come muffe, funghi, batteri e insetti.
Le sue proprietà antibatteriche, antifungine e antivirali, in effetti, sono note da migliaia di anni. Fin dal tempo degli antichi Egizi, che utilizzavano questa “sostanza resinosa” con cui le api tenevano insieme i loro favi per incollare le bende utilizzate per fasciare i corpi da mummificare
I Greci, invece, grandi consumatori ed estimatori del miele, impiegavano la propoli per medicare le ferite e favorirne la cicatrizzazione.
In seguito la propoli è stata usata per curare le ustioni, le infiammazioni delle gengive e, addirittura, per prevenire la caduta dei denti.
Ma una delle applicazioni più originali della propoli si deve ad Antonio Stradivari, il grande costruttore di violini cremonese. Egli, infatti, aggiungeva alla vernice la propoli per proteggere i suoi strumenti dall’aggressione dei parassiti.
E non si può dire che non sia stata una buona idea, dato che i suoi violini, dopo due secoli, sono sopravissuti indenni.
Efficacia del rimedio con la propoli
L’azione della propoli è simile a quella di un antibiotico ad ampio spettro, cioè agisce contrastando la crescita e lo sviluppo di molte specie di batteri e di altri microrganismi, senza peraltro dare effetti collaterali. E non è tutto.
Alla propoli è attribuita anche una attività di tipo immunostimolante (stimola il nostro sistema di difesa) e quindi è in grado di aumentare la resistenza dell’organismo contro virus e batteri, soprattutto aumentando l’attività dei globuli bianchi.
Infatti, alcuni studi riportano un incremento di tali cellule immunitarie, in particolare macrofagi (quelli che inglobano i germi e li inattivano), a seguito dell’assunzione di propoli.
Queste azioni antimicrobiche e immunostimolanti della propoli si devono a diverse sostanze che la compongono.
La principale tra queste è la galangina, che ha potente attività antibatterica. Tanto maggiore è la concentrazione di galangina nei preparati a base di propoli, tanto più elevata è l’azione contro diversi tipi di batteri.
I responsabili dell’attività antivirale della propoli, che si è dimostrata in grado di combattere molti ceppi di virus, come quelli dell’influenza, del raffreddore e anche gli herpes virus, sarebbero invece i flavonoidi (sostanze dal noto potere antiossidante e antinfiammatorio) e la vitamina C presenti nella sostanza.
In alcuni prodotti i principi attivi della propoli sono sottoposti a un moderno procedimento tecnologico, l’acti-chelazione, con lo scopo di potenziarne la biodisponibilità e l’attività, senza alterarne la naturalità.
Quando e come si usa propoli
L’utilizzo più comune è quello contro le caratteristiche affezioni da raffreddamento autunnali e invernali, come mal di gola e raffreddore.
Ha il pregio di possedere un’azione ad ampio spettro, e cioè di essere efficace su molti tipi di agenti patogeni, e di non provocare resistenza batterica (molti farmaci antibiotici se utilizzati a lungo o a sproposito provocano resistenza nei batteri diventando così inefficaci).
Le sole accortezze nell’impiego della propoli sono: evitarne l’uso in gravidanza e allattamento, nelle persone allergiche al veleno delle api e nei bambini di età inferiore a un anno.
Si trova in commercio in gocce, spray per la gola, capsule contenenti estratto secco titolato, in compresse masticabili, e anche in forma di colluttorio per l’igiene dentale e del cavo orale.