Rispettare orario dei pasti per salute e buona digestione.Importante per una buona digestione è l’orario dei pasti: come tutti gli apparati del corpo, anche quello digestivo ha un suo ritmo biologico che va rispettato.
I tempi dell’alimentazione
La digestione è una fatica considerevole, perciò è indispensabile che l’organismo si riposi fra un pasto e l’altro. Hanno ben compreso questo meccanismo i popoli anglosassoni e tutti i popoli del Nord Europa che fanno a colazione un pasto abbondante, non solo per acquisire l’energia necessaria per affrontare la giornata, ma anche perché l’organismo è ben riposato dopo la notte ed è pronto per affrontare una digestione.
Fanno il contrario, e sbagliano, quei popoli, soprattutto mediterranei, che fanno colazione con una tazza di caffè o di té, al massimo accompagnata da qualche biscotto o da una bricche.
Il guaio è che verso le sette di sera l’attività digestiva dell’intestino diventa minima e l’assorbimento dei prodotti della digestione è ovviamente rallentato e alterato. Si aggiunga che se questa tardiva assunzione di cibo è abbondante e di composizione errata, si verifica una decomposizione del contenuto intestuiale dovuta alla fermentazione innescata da parte di frutta, verdura, cibi e bevande a contenuto zuccherino, mentre le proteine alimentari subiscono un fenomeno di putrefazione formando gas e tossine di decomposizione, con azione tossica sull’organismo.
Si consideri infine che anche la cena più corretta da un punto di vista dietetico può diventare veramente indigesta se fatta in tarda serata.
Continuando nelle abitudini errate, a poco a poco l’intestino diventa una fonte di tossine, l’evacuazione diventa difficile e di conseguenza le scorie metaboliche espulse con le feci rimangono nell’organismo più a lungo. L’equilibrio della flora batterica, così importante per il benessere dell’organismo, viene completamente alterato, ed è poi difficile la sua ricostituzione.
I sintomi dette disfunzioni provocate da queste cattive abitudini sono inizialmente lievi (meteorismo, flatulenza, crampi intestinali) ma possono cronicizzarsi in patologie più serie quali per esempio un colon spastico.