Alimenti per un’abbronzatura perfetta rapida e duratura importanza delle carote, frutta rossa, dei pomodori che contengono il beta-carotene, precursore della vitamina A , sostanza magica che si unisce all’azione della melanina e che quindi ci aiuta ad ottenere un bel colorito estivo ed in tempi più rapidi.
Ma andiamo per gradi e parliamo innanzitutto del betacarotene: esso è un pigmento arancione contenuto in molte varietà di frutta e verdura a cui conferisce un colore che varia dal giallo al rosso. Una volta giunto nell’intestino, viene convertito in parte in vitamina A, importante per la salute di pelle ed occhi, mentre il resto viene assorbito e immagazzinato come tale.
Ecco invece alcuni dettagli sulla melanina: è fondamentale per gli esseri umani poichè protegge dalle radiazioni ultraviolette del sole, oltre che permettere alla pelle di assumere il colore scuro dell’abbronzatura. Ma attenzione: non vi è alcuna relazione tra l’assunzione di betacarotene e produzione di melanina! La produzione di quest’ultima dipende solo dall’esposizione al sole, non è stato dimostrato alcun legame con l’assunzione di carotenoidi.
La grande importanza data al betacarotene è dovuta al fatto che, ingerito per bocca e accumulandosi nel tessuto adiposo e nella cute, fa assumere alla pelle il caratteristico colore arancione. Pertanto il colore arancione, unendosi al colore bruno della melanina, contribuisce nell’ottenimento rapido di una colorazione intensa e gradevole alla nostra abbronzatura.
Ora parliamo di alimenti: rimpinzarsi non è necessario, bastano soltanto 100 grammi al giorno di carote (che hanno un contenuto record di 1200 microgrammi di vitamina A ogni 100 grammi di prodotto), di albicocche (500 microgrammi per 100 grammi di prodotto), pomodori, zucca gialla e fragole. Ed ancora non trascuriamo insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, ciliegie, cocomeri.
E se per caso non si apprezza la frutta, si possono mangiare 50 grammi al giorno di parmigiano reggiano, grana padano, caciocavallo oppure pecorino. Si può associare a questa “dieta” anche il tuorlo dell’uovo. In questo modo si crea un mix di alimenti che possono arrivare a dimezzare i tempi per raggiungere una tintarella ottimale, basta solo esporsi al sole, ovviamente cosparsi sempre da una crema solare con filtro UVA-UVB.
Di certo i suddetti formaggi possono risultare gustosi per molti, così come l’uovo, ma durante l’estate il caldo fa sudare molto, facendoci perdere acqua e sali minerali: essi vanno reintegrati possibilmente con cibi rinfrescanti come frutta e verdura di stagione ricche di potassio, calcio e ferro, fondamentali per ristabilire l’equilibrio del nostro organismo, inoltre ci evitano di ingrassare al fine di mantenere la forma per un’estate alla grande.
Gli alimenti vegetali pertanto ci vengono incontro per svariate esigenze: dissetano, nutrono, reintegrano i sali minerali, apportano vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale grazie alle fibre che contengono, contrastano l’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo a seguito della esposizione al sole.
E’ bene sempre ricordare che nei primi giorni di mare bisogna abituare progressivamente la pelle al sole. L’abbronzatura superficiale dei primi giorni è dovuta alla quantità di melanina subito disponibile, ma è destinata a sparire rapidamente; solo dopo circa una settimana comincia a formarsi un’abbronzatura duratura. Bisogna evitare di stare al sole per un tempo eccessivamente prolungato: i momenti migliori per abbronzarsi sono il mattino fino alle 12 ed il tardo pomeriggio, evitare quindi le ore più calde della giornata (dalle 12 alle 15).
Infine, soprattutto se non si ha modo di esporsi al sole in maniera assidua e costante, è consigliabile assumere alimenti che aiutano a prolungare l’abbronzatura, cioè latte e pesce, i quali contengono Omega 3 ed Omega 6, importanti per la formazione e sintesi di collagene e rilastina che rendono anche la pelle elastica e nutrita.
Un’ultima informazione riguarda le creme protettive: alcune di esse presentano tra gli ingredienti il betacarotene, ma la sua attività è a dir poco nulla dato che la trasformazione in vitamina A avviene soltanto nell’intestino. Anche se le creme contenessero già vitamina A sarebbero sempre e comunque del tutto inutili in questo senso.